





Forse non tutti sanno che la vitamina C è una sostanza importantissima, per il nostro benessere e per rafforzare le difese immunitarie. Ma a cosa serve nello specifico e in quali alimenti si trova?
La vitamina C è un composto organico presente in natura appartenente al gruppo delle vitamine idrosolubili con una forte azione antiossidante utile nel combattere i radicali liberi, responsabili dell’invecchiamento cellulare.
Ma a cosa serve?
Molte sono le proprietà della vitamina C, infatti oltre a svolgere un azione antiossidante, comporta innumerevoli benefici facilita l’assorbimento del ferro, contribuisce alla produzione dei globuli rossi, rinforza le ossa i vasi sanguigni e le difese immunitarie ottima quindi per contrastare febbre e raffreddore. La sua assunzione è da ritenere per tanto indispensabile per mantenere il nostro organismo in buona salute.
Dove la troviamo
Molti sono gli alimenti che la contengono, è infatti presente nella frutta (kiwi, fragole e ribes nero) negli agrumi e in molti ortaggi e verdure ad esempio broccoli, spinaci, cavolo, pomodori, patate.
Tuttavia ricordiamo che per mantenere le sue proprietà inalterate, occorre evitare una cottura prolungata ed è preferibile consumare frutta e verdura fresca anzichè congelata.
Carenza da vitamina C
La carenza di vitamina C, ha molte complicanze infatti quando manca o ne viene assunta in poche quantità comporta anemie, una lenta cicatrizzazione delle ferite, casi di epistassi,difficoltà digestive, ma anche problemi alla pelle e fragilità capillare.
Quanta vitamina C assumere al giorno
Può capitare che se anche assumiamo la vitamina C, ne ingeriamo troppo poca vediamo quindi nel dettaglio qual’è la dose giornaliera da assumere consigliata in base all’età:
- Dai 6 ai 12 mesi: 35 mg.
- Da 1 a 3 anni: 40 mg.
- Da 4 a 6 anni: 45 mg.
- Da 7 a 10 anni: 45 mg.
- Da 11 a 14 anni: 50 mg.
- Da 15 a 17 anni: 60 mg.
- Dai 18 a 29 anni: 60 mg.
- Dai 30 anni in poi: 60 mg.
Lo sapevi che
Alte dosi di vitamina C, non sono raccomandate e possono avere delle controindicazioni in quanto possono causare disturbi gastrointestinali e favorire i calcoli renali, in particolar modo sono da evitare in pazienti con insufficienza renale.





